Informazioni generali
E’ un’alterazione del tessuto cutaneo tecnicamente definita Pannicolopatia Edemato Fibro Sclerotica (PEFS).
Perché ha origine dall’attività degli estrogeni, i principali ormoni femminili, i quali determinano periodici accumuli di peso che modificano il micro circolo sottocutaneo.
No, la cellulite può venire a ciascuna donna. Perché l’attività ormonale che ne sta alla base ha dei picchi in determinate circostanze della vita che interessano tutto il popolo femminile. In particolare ci riferiamo alla pubertà, allo stato di gravidanza e alla pre-menopausa.
La cellulite è prodotta da una serie di concause, all’origine delle quali vi è accumulo di peso, ritenzione idrica e problemi circolatori. Questi possono essere più o meno importanti a seconda di quanto l’attività ormonale interagisca con altre condizioni, come la cattiva alimentazione, la sedentarietà, il fumo o lo stress.
Quelle principalmente colpite dagli accumuli di peso e dal ristagno dei liquidi. Quindi glutei e cosce, fino alle ginocchia. Nelle forme più gravi la cellulite può arrivare a coinvolgere in vario modo anche i polpacci, le caviglie, le braccia e i deltoidi.
E’ possibile riscontrare il suo esordio notando che, nella zona interessata, la pelle inizia ad assumere un aspetto tendente alla buccia d’arancia.
E’ un inestetismo che indica la perdita di elasticità del derma. Viene definito in questo modo perché conferisce alla pelle un tipico aspetto da buccia d’arancia, con avvallamenti irregolari. A seconda dello stadio della cellulite questo aspetto sarà più o meno accentuato. Solitamente nelle fasi iniziali la buccia d’arancia è riscontrabile solo se la pelle viene compressa. Via via che la cellulite peggiora, l’aspetto a buccia d’arancia è visibile anche senza alcuna sollecitazione del derma.
La pelle a materasso è un’alterazione cutanea più importante della buccia d’arancia ed è indice del fatto che la cellulite ha raggiunto il suo stadio più grave. Gli avvallamenti del derma tipici delle prime fasi diventano infatti dei veri e propri buchi: risultato dell’azione dei setti fibrosi che tendono a tirare la pelle verso il basso.
Si distinguono formalmente 4 classificazioni principali, a seconda dello stadio del disturbo ad alla sintomatologia ad esso associata. Quella meno grave è definita edematosa. Al secondo stadio si parla di cellulite fibrosa. Al terzo di cellulite sclerotica molle. Lo stadio più grave viene chiamato cellulite sclerotica perché manifesta una serie di complicanze non solo al livello del derma, ma anche di patologie a carico del sistema venoso e linfatico.
Sicuramente i soggetti più a rischio sono quelli che si trovano in situazione di forte sovrappeso, hanno una vita sedentaria, bevono poco, si alimentano in modo scorretto e fumano.
A livello genetico ci può essere una predisposizione, ma questa può venire fortemente contrastata con uno stile di vita adeguato e mettendo in atto gli accorgimenti giusti.
La culotte de cheval non è un’alterazione cutanea, ma un vero e proprio accumulo di grasso localizzato tale da conferire ai fianchi la tipica forma dei cuscinetti. Questa localizzazione specifica indica una totale mancanza di tono muscolare e risulta fortemente antiestetica anche con i vestiti indosso, soprattutto se sono particolarmente aderenti e sottolineano le forme. E’ molto frequente che sia associata alla cellulite nelle donne che hanno peso in eccesso e non svolgono alcuna attività fisica.
Sì. Perché solitamente le smagliature si formano per dei repentini sbalzi di peso che possono essere anche alla base della manifestazione della cellulite.
Non in modo diretto. Però, quando si è in sovrappeso, si hanno maggiori possibilità di contrarre la cellulite. In tal caso, inoltre, la sintomatologia del disturbo può aggravarsi più velocemente ed essere molto più difficile da curare. Nelle donne magre e che svolgono un’attività fisica costante il problema è solitamente molto meno esteso e rimane a lungo ad un primo stadio: risulta quindi più facile da trattare ed anche con ottimi risultati.
Perché la cellulite è legata in primis all’attività ormonale e al ristagno di liquidi. Questo può avere diverse cause ed essere accentuato in momenti particolari della vita, quando si è soggetti a forte stress e non si conduce uno stile di vita sano.
Sì, perché di solito quando si è sotto stress per un determinato problema, si accumula uno stato d’ansia che porta a dormire poco e a mangiare male. In questa eventualità possono scatenarsi delle reazioni biochimiche direttamente responsabili di una ritenzione idrica e, dunque, anche di un maggior rischio di formazione di cellulite.
Certamente. Al pari di ogni altro disturbo, la cellulite può peggiorare ma anche essere curata, evitando un suo avanzamento. La base di partenza è quella di svolgere un’attività fisica moderata e di curare l’alimentazione. In secondo luogo possono risultare validi dei massaggi mirati ma anche degli integratori da assumere per via orale e/o delle creme da spalmare ciclicamente sulle zone interessate, a seconda dell’entità del problema. Con tutti questi accorgimenti la cellulite, anche se sta per evolvere in una forma più avanzata, potrà essere contenuta con successo.
Consigli utili
La prevenzione della cellulite passa per il movimento ed un’alimentazione completa e sana. Periodicamente si possono effettuare dei massaggi per prevenire il ristagno di liquidi e, dunque, il rischio di alterazioni del micro circolo sottocutaneo.
Accorgimenti semplici ma molto utili sono: non accavallare frequentemente le gambe, cercare di mantenere una postura corretta sia in piedi che da sedute, non fumare.
Con un problema di cellulite già in atto, bisognerebbe evitare un abbigliamento troppo costrittivo ed aderente. Sia la lingerie che gli abiti (i pantaloni in particolare) devono essere comodi e non limitare la corretta circolazione del sangue. Meglio evitare, ad esempio, d’indossare frequentemente i legging o i jeans modello skinny. Ma anche cinture o altri accessori in grado di comprimere eccessivamente il derma.
L’unico modello di scarpe che può incidere negativamente sul problema della cellulite sono i tacchi alti. Poiché questo tipo di calzatura sbilancia tutto il peso corporeo sull’avampiede, producendo una postura scorretta della colonna vertebrale ed un conseguente rallentamento della circolazione sanguigna. Meglio evitare quindi d’indossarli ogni giorno o per molte ore consecutive: per la vita quotidiana é preferibile affidarsi ad un tacco minimo, pari a due o tre centimetri.
L’alimentazione deve essere il più possibile completa ed equilibrata. In particolare è utile consumare alimenti ricchi di Vitamina C, come la frutta acidula e le verdure e gli ortaggi freschi.
Gli sport migliori per prevenire o combattere la cellulite sono la camminata veloce e il nordwalking. Per chi ama l’acqua sono ottimi anche il nuoto e l’acquagym.
L’attività aerobica è molto consigliata, specie se intervallata a sessioni anaerobiche di GAG (un’attività di potenziamento muscolare che interessa particolarmente i glutei e le gambe). Molto utili come anti cellulite sono il salto della corda, il ponte, gli squat, il jumping jack e i donkey kick.
L’attività sportiva è fondamentale, ma i massaggi eseguiti periodicamente possono portare anch’essi molti benefici perché agiscono direttamente sulle zone più a rischio. Un mix tra le due attività può essere quindi un vero toccasana anti cellulite, da effettuare anche semplicemente in via preventiva.
Esperienze personali
Non c’è una età che valga per tutte le donne. Sicuramente più che l’età in sé, può essere determinante la fase fisiologica o di stress che si attraversa. L’avanzamento dell’età può però aggravare la sintomatologia della cellulite. Questo perché, il naturale e progressivo calo ormonale, porta ad un crono invecchiamento delle cellule direttamente responsabile anche della perdita di elasticità dei tessuti cutanei.
Non è detto. Per quanto esista una predisposizione genetica al disturbo, con uno stile di vita attivo sin dalla giovinezza è molto facile contrastarne la tendenza.
Il fumo ha un ruolo rilevante nel determinare o peggiorare la tendenza alla formazione di cellulite. Fumare in modo regolare limita, infatti, la naturale capacità del micro circolo sottocutaneo e produce i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento del derma e dell’alterazione dei tessuti sottostanti. Smettere di fumare non può quindi che aiutare nettamente a combattere la tendenza alla cellulite.
Non è detto. In linea di massima conta molto di più la qualità degli alimenti che la loro quantità. E conta moltissimo anche lo stile di vita che si conduce. Chi ha uno stile di vita attivo è difficile che vada incontro ad un problema di cellulite grave, anche in età molto avanzata.
Dipende dall’entità del problema. Normalmente se si è molto giovani, basta controllare il peso facendo una moderata attività sportiva ed alimentandosi in modo completo. In più occorre prestare attenzione alla postura e non fumare. A cadenza periodica può essere utile ricorrere a massaggi effettuati da professionisti, che tengano stimolata la regolare attività del micro circolo.
Riscontrare la cellulite a questa età può essere del tutto fisiologico e quindi non deve destare alcun allarmismo né preoccupazione. Basta curare di più l’alimentazione e programmare un’attività fisica mirata. Se nonostante tali accorgimenti, il problema persiste, é utile ricorrere a dei massaggi professionali a cadenza regolare.
In questa circostanza della vita è molto importante non solo curare alimentazione e fisico, ma anche agire sull’attività ormonale. Bisogna quindi scegliere dei prodotti che siano in grado di favorire quell’equilibrio ormonale che in tal caso viene progressivamente meno. Vi sono a tal proposito degli specifici integratori a base naturale, formulati proprio allo scopo di limitare tutte le conseguenze insite nello stato di menopausa e, in particolare, il ristagno di liquidi e tossine che causano i gonfiori e gli edemi tipici della fase di menopausa.
Prodotti ed usi
I prodotti anti cellulite sono molti e dalle diverse caratteristiche. Nei casi più gravi può essere utile abbinare, a cadenza periodica e in modo mirato, tutte le soluzioni. Prima di tutto segnaliamo gli integratori anti cellulite di tipo alimentare, che sono quindi da assumere per via orale ed agiscono sul problema dall’interno. In secondo luogo ci riferiamo ai prodotti spalmabili dalle varie consistenze (olio, fango, crema) che agiscono direttamente sul derma nelle zone interessate. Infine troviamo i dispositivi elettrici, dei manipoli leggeri e maneggevoli per effettuare in modo autonomo dei massaggi che aiutino a tenere attivo il micro circolo sottocutaneo sulle parti più a rischio cellulite.
Possono essere tutti validi. Dipende principalmente dalla natura e dall’entità del problema. Per una cellulite avanzata può essere opportuno ricorrere all’azione combinata di massaggi, integratori e composti spalmabili. Non dimenticando di curare l’alimentazione e di effettuare un’attività fisica regolare.
I massaggiatori
I dispositivi per il massaggio fai da te sono molto pratici, ergonomici e facili da utilizzare. Funzionano generalmente in modalità wireless grazie alle batterie agli ioni di litio da ricaricare mediante cavo USB. Producono delle vibrazioni in grado di stimolare l’elasticità naturale del derma, ridurre le imperfezioni e tenere attiva la circolazione. Grazie all’impostazione di diverse frequenze di massaggio e alle ventose a dimensione differenziata, la maggior parte di questi apparecchi può essere utilizzata su ogni parte del corpo: braccia, schiena, addome, fianchi, glutei e gambe. Talvolta anche sul viso.
Sicuramente i prodotti migliori sono quelli che consentono un utilizzo il più ampio possibile e risultano comunque efficaci su ogni parte del corpo. Consigliamo in particolare i modelli forniti da Homedics, Prorelax, Vibralux, Ikeepi e Ardes. I prezzi variano in base alle prestazioni del singolo dispositivo.
Gli integratori
I migliori integratori con effetti anti cellulite sono quelli costituiti dagli estratti secchi di Ananas, Centella, Garcinia, Ginostemma e Vite Rossa. Queste sostanze agiscono liberando dalle tossine e dai liquidi in eccedenza il tessuto connettivo degli accumuli adiposi. Per le proprietà depurative molto indicati sono anche i prodotti contenenti estratti di Frassino, Betulla, Pilosella, Ibisco, Te verde e Tarassaco. I preparati con i maggiori effetti anti ossidanti sono invece quelli a base di frutti rossi come il Maqui.
Se abbinati ad un’attività fisica regolare (bastano 30 minuti di camminata quotidiana) e ad un’alimentazione equilibrata (priva di zuccheri raffinati e ricca di acqua, frutta e verdure di stagione), possono risultare molto efficaci.
I risultati dipendono principalmente dalla composizione del prodotto adoperato e dal tipo di cellulite che occorre trattare. Fermo restando un uso appropriato, regolare e continuativo, per risultati efficaci e visibili è necessario un trattamento di circa 3 mesi, da ripetere ad intervalli regolari.
I composti
I migliori trattamenti da applicare direttamente sul derma sono quelli prodotti dalle aziende leader del settore, a base di erbe oppure di oli essenziali. Essi prevedono formulazioni indicate anche per le pelli più delicate ed una linea di composizioni in grado di soddisfare molteplici esigenze, anche quelle legate alle forme più ostinate di ritenzione idrica.
Dipende dal prodotto in questione e dall’entità della cellulite. Normalmente questi preparati sono da utilizzare ciclicamente ed a periodi alterni, per favorire anche una riattivazione del micro circolo naturale.
Dipende dalla tipologia di preparato e dalla consistenza dell’alterazione su cui si va ad agire. Solitamente è possibile notare una pelle più morbida al tatto e più compatta alla vista già dopo le prime 4 settimane di applicazione. Anche la sensazione di gonfiore che accompagna i casi persistenti di ritenzione idrica sembra affievolirsi progressivamente dopo le medesime tempistiche di trattamento.
Dipende dalle esigenze personali e dalle preferenze di utilizzo. Si possono anche abbinare le diverse soluzioni, combinando ad esempio un prodotto da giorno ad un altro più indicato da lasciare agire di notte ed alternandoli dunque in tal modo. Queste possibilità di combinazione, ove previste, sono generalmente riportate in dettaglio sullo specifico prodotto.
I composti spalmabili devono essere applicati seguendo le relative indicazioni. Generalmente è opportuno effettuare un leggero massaggio circolare per rilassare il derma e permettere al prodotto di penetrare al meglio. Alcuni fanghi prevedono che, una volta applicati, debbano essere coperti con apposite pellicole.
Dipende dallo specifico prodotto. I prodotti a rapido assorbimento generalmente non prevedono un tempo di posa, solo quello dettato dal buon senso di non farli incollare agli indumenti indossati. I fanghi invece possono avere un tempo di posa che va dai 15 ai 45 minuti.
Si possono provare entrambe le soluzioni, anche contemporaneamente. Oppure secondo tempistiche diverse, al fine di osservare quale sia il prodotto che sortisca il migliore risultato in base al caso specifico. Solitamente per i casi più seri gli integratori costituiscono il migliore alleato, perché agiscono direttamente sul metabolismo interno.